Un evento atteso da mille anni, ovvero dal
grande scisma del 1054 nel cristianesimo tra la Chiesa d’Occidente e
quella d’Oriente. “Il mio caro fratello Kirill. Questo incontro – ha detto Bergoglio – è un dono di Dio”.
È la prima volta in assoluto, il 12 febbraio 2016, data da segnare
sul calendario, infatti, che un Papa e un Patriarca di Mosca si
incontrano. Un abbraccio, di per sé già di altissimo valore storico, che
acquista un significato ancora più importante per il luogo in cui
avviene, ovvero Cuba sotto la regia di Raul Castro che ha lavorato molto
perché ciò avvenisse mentre sia Bergoglio che Kirill erano in America
latina. “Finalmente! Siamo fratelli“, ha detto Francesco a Kirill toccandosi il cuore all’inizio del colloquio privato. “Anche se le nostre difficoltà non si sono ancora appianate c’è la possibilità di incontrarci e questo è bello”, ha risposto il Patriarca di Mosca che ha però aggiunto: “Ora le cose sono più facili”. E Francesco ha subito precisato: “È più chiaro che questa è la volontà di Dio”.
Kirill ha donato a Bergoglio una copia della Madonna di Kazan. Il Papa
ha ricambiato con una reliquia di san Cirillo e un calice.“Le nostre due Chiese – ha detto Kirill parlando a braccio al termine del colloquio privato – possono lavorare insieme attivamente difendendo il cristianesimo in tutto il mondo e con piena responsabilità affinché non ci sia più la guerra, affinché ovunque la vita umana sia rispettata, perché si rafforzino le fondamenta della morale, della famiglia e della persona”.
RELIGIONI
I leader religiosi hanno la
responsabilità particolare di educare i loro fedeli in uno spirito
rispettoso delle convinzioni di coloro che appartengono ad altre
tradizioni religiose. Sono assolutamente inaccettabili i tentativi di
giustificare azioni criminali con slogan religiosi. Nessun crimine può
essere commesso in nome di Dio.
Dobbiamo rallegrarci di questo evento e dobbiamo sperare che i passi successivi, specie quando sono organizzati dai leader delle grandi religioni, vedano sempre piu’ realizzati gli scopi di questo blog che ha come fulcro un progetto che ha come obiettivo primario la pace e la riconciliazione tra i figli di Ismaele (B’nei Yishmael) e i figli di Israele (B’nei Yisrael) quindi tra musulmani ed ebrei e con loro i monoteisti che ad essi confluiscono.
Se in qualche modo abbiamo contribuito affinche’ questo avvenga la nostra felicità è ancora maggiore, devono finire le contese e le divisioni che hanno finito per dividere i membri delle religioni e farle gareggiare tra di loro anziche’ essere utilizzate per il loro reale motivo di esistere ovvero l’unica forma di adorazione che Dio accetta è quella che si basa sulla sua Parola di verità, essa è contenuta in tutti i Suoi libri, ispirati e rivelati. Tutti i veri servitori di Dio dovrebbero volere che la religione ritorni al suo significato primario che e’ quello di religere (in latino significa riunire) i credenti in una sola fede.
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