domenica 14 agosto 2016

SANTI E IMAM INTERCESSORI DI DIO?

SANTI E IMAM INTERCESSORI DI DIO?2b
Chissà quante volte avete sentito parlare di questo argomento, ovvero se e’ lecito chiedere l’intercessione di santi, profeti e nel caso dello sciismo degli imam quali intercessori di Dio ai quali ebrei, cristiani e musulmani appartenenti a tutte le scuole e comunità sufi, si rivolgono per invocare e richiedere l’aiuto e la benedizione di Dio in aggiunta alle loro preghiere formali (salat).  Nel caso dell’ebraismo Maimonide scrive che “Dio è l’unico che possiamo servire e lodare …. Non possiamo agire in questo modo nei confronti di nessun altro al di sotto di Dio, che si tratti di un angelo, una stella, o uno degli elementi …. Non ci sono intermediari tra noi e Dio. Tutte le nostre preghiere devono essere dirette a Dio …. niente altro deve essere mai preso in considerazione.” Alcune autorità rabbiniche differiscono da questo punto di vista. In particolare Nachmanide era del parere che fosse permesso di chiedere agli angeli di supplicare Dio in nostro favore. Questo argomento si manifesta in particolare nella preghiera selichah chiamata “Machnisay Rachamim“, una richiesta agli angeli di intercedere presso Dio. Edizioni moderne delle Selichot includono questa preghiera. Nel Cristianesimo, specie ortodosso, e’ abitudine chiedere intercessioni a persone che sono piu’ vicine a Dio come possono essere Maria, Gesù e molti altri santi. Nell’Islam la tradizione sunnita vieta nel modo piu’ categorico l’intercessione specie prendendo a modello questa frase del Corano nella sura aprente “Solo Te noi adoriamo e solo a Te chiediamo aiuto” e quindi chiunque non si attiene a questo e’ un idolatra eppure l’idolatria sta nel considerare un altro, sia egli un santo, un profeta o un Imam un sostituto di Dio, e un fine in sé, allora si che è idolatria. Perche’ allora Dio dice in altri versetti ” Cercate i mezzi per avvicinarvi ad Allah ” ( Al Maida, 35)   “Per mezzo” qui chiaramente significa “tramite una porta”, “per mezzo di un intermediario” , “per l’intercessione di “.
Se il Profeta avesse chiesto per loro il perdono, essi avrebbero trovato Allah, Perdonatore e Misericordioso.” Ma un morto non puo’ ascoltare le preghiere dei vivi, gia’ ma  “Non pensate che siano morti coloro che sono stati uccisi sulla via di Allah, al contrario sono vivi presso il loro Signore che dà loro provvigione.” ( Al-i-‘Imran, 169 )  

Quindi  suppliche aggiuntive come la preghiera di supplica in cui l’aiuto e le benedizioni sono ricercate dal Profeta Muhammad, dagli Imam sciiti, e dall’Imam del tempo sono permesse. Gli ebrei che vanno alle tombe dei cabalisti, i cristiani che visitano i padri della Chiesa, i musulmani sunniti musulmani che pregano Dio nel nome del Profeta Muhammad * e ne chiedono l’intercessione quando vanno a visitare la sua tomba. Duodecimani sciiti musulmani e ismailiti che cercano le benedizioni degli Ahl al-Bayt e dei loro Imam,as, attraverso du’a’e visitano i santuari e le tombe come molti sufi musulmani, in particolare in Asia meridionale e Africa, dove presentano offerte e preghiere cercando le benedizioni degli sceicchi sufi è tradizione frequente e per nulla contro le idee basiche della religione.

Si possono fare  suppliche (du’a) dove la misericordia, la benedizione e il perdono di Dio è cercato attraverso la verità (bi-Haqq) dei profeti di Dio e degli Imam ismailiti. Alcune preghiere di supplica ismailite contengono anche frasi come Ya Ali Madad, Ya ‘Ali, Ya Hazar Imam, Ya Mawla, ecc In questi casi, il murid Isma’ili o la comunità (Jama’at) come congregazione cerca l’aiuto (madad) e le benedizioni dell’Imam del Tempo.
La parola araba per mezzo di intermediazione o di accesso è Wasilah cui si parla nel Corano 5:35 e la comunicazione tramite un intermediario (Wasilah) è una consuetudine Divina (sunnat Allah) secondo il Santo Corano.
Che poi anche la morte ha i suoi segreti come spiegato da Allamah Nasir Al Din Hunza’i, “Colui Che ha creato la morte e la vita per mettere alla prova chi di voi meglio opera, Egli è l’Eccelso, il Perdonatore” 67:2; quindi Dio l’ha resa una creatura makhluq come le altre? Fa strano leggere che sia stata creata prima della vita, il motivo lo si puo’ dedurre dal fatto che al tempo della profezia quelli che accettavano l’islam erano morti per l’ignoranza, la jahiliyya che dilagava quindi attraverso la comprensione e la conversione gli veniva data nuova vita. Quando qualcuno è ignorante, la sua ignoranza è come una specie di morte ma quando lo spirito della vera conoscenza è soffiato in lui, lui diventa vivo. Il mu’min viaggia  sul cammino spirituale che è vera morte poi inizia ad attraversare le fasi di vita spirituale che è la vera vita. Tra tutte le creature ci sono i minerali che pero’ sono morti rispetto ai vegetali che sono vivi perchè hanno l’anima vegetativa se però li compariamo agli umani sono indifesi come se fossero morti. Una simile differenza è trovata negli esseri umani finchè non si elevano al rango dell’uomo perfetto al quale Dio ha dato vera vita e una luce sulla quale camminare ecco perchè è detto nel Corano 6:122.        “Forse colui che era morto, e al quale abbiamo dato la vita, affidandogli una luce per camminare tra gli uomini, sarebbe uguale a chi è nelle tenebre senza poterne uscire? Così sembrano graziose ai miscredenti le loro azioni.”
Una persona puo’ essere in vita fisicamente ma è come morto spiritualmente. 7:179. “In verità creammo molti dei dèmoni e molti degli uomini per l’Inferno: hanno cuori che non comprendono, occhi che non vedono e orecchi che non sentono, sono come bestiame, anzi ancor peggio.” Quindi nel “ha creato la morte” sono incluse tutti i tipi della medesima ed ognuna è una creatura inclusa nel mondo della creazione e ne consegue che nel mondo del comando non c’e’ morte perchè è solo vita eterna.2:28. “Come potete essere ingrati nei confronti di Allah, quando eravate morti ed Egli vi ha dato la vita? Poi vi farà morire e vi riporterà alla vita e poi a Lui sarete ricondotti.” Dicendo “eravate morti” non significa che l’uomo non era nulla, esisteva già nella presente vita ma era come morto cosi come la parola “amwatan” usata nelle sure 2:28,3:169,77:26 per i morti e per i martiri come nel versetto sopra Non pensate che siano morti coloro che sono stati uccisi sulla via di Allah, al contrario sono vivi presso il loro Signore che dà loro provvigione.” ( Al-i-‘Imran, 169 ) perche’ lo stesso martirio sulla via di Dio è di 2 tipi: martirio fisico e martirio spirituale, uccidere l’anima animale di un mu’min non significa uccidere anche la sua anima perchè nel mondo del comando esiste un sole luminoso ed il suo corpo è solo un riflesso come se fosse uno specchio (17:85)  come la figura del sole se guardata attraverso di esso. Perfino rompendo lo specchio il sole non percepisce nessun danno. E’ la morte applicabile allora al corpo o all’anima?
Il santo profeta* disse: “Ogni mu’min è un shahid e ogni donna mu’mina è una hawra“, uno dei significati di shahid è presente, per presente si intende oggi e sempre in paradiso dove un credente di questo mondo lo e’ gia’ prima di morire, allora viene da farsi una domanda, cos’e’ la morte?
29:57. “Ogni anima dovrà provare la morte e poi sarete ricondotti verso di Noi.”
La saggezza di questo versetto non allude alla morte fisica ma a quella spirituale, è solo quella spirituale che ha un gusto meraviglioso quando cambia il suo stato. Questo accade solo all’anima singola 31:28. “La vostra creazione e resurrezione [per Allah] è [facile] come quella di una sola anima. Allah è l’Audiente, Colui Che tutto osserva.” Ad un perfetto ‘Arif la morte spirituale è nel suo passaggio di rinascita come un libro di miracoli, osservazioni, realtà e riconoscimenti dove l’annientamento in Dio (fana’ fillah) dopo le pratiche del dhikr e dell’ibadat lo portano dalla non-esistenza alla vera esistenza. Nel circolo dell’uomo che accresce la sua conoscenza seguendo una via spirituale attraverso l’amore di Dio, attraverso i suoi Profeti,as, i suoi Santi e i suoi Imam,as, sperimenta una continua resurrezione dalla morte alla vita, dal buio alla luce. 76: 1,2 “Non è forse trascorso un lasso di tempo in cui l’uomo non sia stato una creatura degna di menzione? Invero creammo l’uomo, per metterlo alla prova, da una goccia di sperma eterogenea e abbiamo fatto sì che sentisse e vedesse e gli abbiamo indicato la Retta Via, sia esso riconoscente o ingrato.” L’uomo muore e rivive ogni 40 giorni come le sue cellule che si rinnovano, Mawlana Ali,as, ha detto: “Sono il volto di Allah (wajhu’llah) nei cieli e sulla terra. Ogni cosa perisce eccetto il Suo volto” (Kawkab-i-Durri, p.232, Manqabat, 69. Cosa voleva dire? Non è detto nel Corano 28:88. “Non invocare nessun altro dio insieme con Allah. Non c’è dio all’infuori di Lui. Tutto perirà, eccetto il Suo Volto. A lui appartiene il giudizio e a Lui sarete ricondotti.
Dio ha creato l’universo con un grande proposito, l’annullamento delle cose non avrebbe senso senza un motivo determinato quindi così come i minerali gradualmente periscono e si annullano nei vegetali, i vegetali negli animali, e gli animali si annullano per le persone, tutti i ranghi del mondo umano sia volente che nolente si annulla nella personalità esaltata della Vera guida che Dio ha reso il centro al quale le persone si possono rivolgere.
La morte è perciò la separazione dell’anima dal corpo con qualsiasi mezzo. E’ sempre con l’uomo perche’ l’angelo della morte (‘Izrail) è il muakkal sempre con lui. (32:11) però può essere divisa in queste categorie: fisica, spirituale ed intellettuale essendo in relazione alle creature e per ranghi. Data la relazione speciale col corpo la chiamiamo morte spirituale quale atto dell’anima in cui, eccetto per la testa , lascia il resto del corpo e lo rende conseguentemente morto. La morte intellettuale è la dimenticanza, la negligenza, l’incoscienza e l’ignoranza dell’essenza dell’essere umano vivente. La morte fisica invece è di tanti tipi e non dobbiamo confondere una cosa con l’altra quindi il senso esoterico del versetto 7:54. “Allah è il vostro Signore, Colui Che in sei giorni ha creato i cieli e la terra e poi si è innalzato sul Trono. Ha coperto il giorno con la notte ed essi si susseguono instancabilmente. Il sole e la luna e le stelle sono sottomesse ai Suoi comandi. Non è a Lui che appartengono la creazione e l’ordine? La lode [appartiene] ad Allah Signore dei mondi!
Chi è il sole, la luna e chi sono le stelle?
Nel tawil del Corano l’Imam Ali,as, è il Sole,
l’Hujjah (la prova dell’Imam) è la luna e
i Da’i (le guide e le luci degli Imam) sono le stelle.
Il Corano dichiara apertamente che è una verità metafisica il fatto che Dio mandi le Sue benedizioni sul Profeta. I credenti sono comandati a recitare il salawat facendo la seguente preghiera -” O Dio, manda le Tue benedizioni su Muhammad * e sulla la sua progenie” Questa preghiera non è una richiesta letterale per convincere Dio di benedire Muhammad* e la sua famiglia – perchè questo sta già accadendo ma piuttosto, la salawat dei credenti è in realtà un atto di testimonianza del continuo atto di Dio di benedire l’anima di Muhammad * e la sua progenie. Tutte le preghiere musulmane devono includere l’invio di benedizioni su Muhammad * e la sua progenie, senza che queste preghiere non siano legalmente accettabili. Le ragioni di questa pratica diventerà presto chiaro.
Il Corano qualifica anche il profeta Muhammad * con propri nomi e con gli attributi di Dio. In un famoso versetto, Muhammad* è chiamato la misericordia che Dio manda a tutte le creature:
E abbiamo inviato solo te o [Muḥammad] come misericordia (Rahmat) per i mondi.
– Sacro Corano 21: 107
  È per misericordia di Allah che sei dolce nei loro confronti! Se fossi stato duro di cuore, si sarebbero allontanati da te.
– Sacro Corano 3: 159
  Ora vi è giunto un Messaggero scelto tra voi; gli è gravosa la pena che soffrite, brama il vostro bene, è gentile (Ra’uf) e misericordioso (Rahim) verso i credenti. 
– Sacro Corano 9: 128
Questi versetti confermano due realtà: a) il profeta Muhammad * è il principale destinatario delle benedizioni di Dio; e b) il profeta Muhammad * è il veicolo e canale per la Misericordia e la Benedizione di Dio per raggiungere tutta la creazione. Quest’ultimo punto è la prova nella terza strofa di (al-Ra’uf e  di (al-Rahim, che sono tra i Nomi di Dio nel Corano, usati solo per descrivere il profeta Muhammad *. Questo è semplicemente perché l’anima del Profeta Muhammad * ha una maggiore capacità di ricettività verso le benedizioni continue di Dio, pertanto, Muhammad * riceve sempre le benedizioni e misericordia di Dio e per mezzo di lui, queste benedizioni vengono convogliate verso gli altri – proprio come splende il sole e si riflette su di pietre preziose.
Muhammad
9:103. Preleva sui loro beni un’elemosina, tramite la quale, li purifichi e li mondi e prega per loro. Le tue preghiere saranno un sollievo per loro. Allah tutto ascolta e conosce.
MENTRE la propria preghiera PUÒ gradualmente migliorare la propria Costituzione spirituale e ricettività per la Benedizione di Dio – permettendo di sperimentare la “realizzazione” delle proprie Preghiere, le Preghiere e le Benedizioni del profeta Muhammad * sono Più potenti e possiedono Una maggiore Efficacia nel Portare fuori il Compimento delle Preghiere dei credenti e delle Richieste di Dio. MENTRE CI Sono numerosi versetti del Corano Che confermano i diritti del profeta Muhammad * per Pregare e INVIARE Benedizioni sui credenti. Il primo verso e 4:64, che, secondo ENTRAMBI I Commentari sunniti e sciiti ( Tafsir ), è un Comando per i credenti di avvicinarsi al profeta Muhammad * e cercare attraverso le sue Preghiere il Perdono di Dio:
Non abbiamo inviato un Messaggero se non affinché sia obbedito, per volontà di Allah. Se, dopo aver mancato nei loro stessi confronti, venissero da te e chiedessero il perdono di Allah e se il Messaggero chiedesse perdono per loro, troverebbero Allah pronto ad accogliere il pentimento, misericordioso*.
– Sacro Corano 4: 64
Quanto sopra guida Chiaramente i credenti di Tutti i Tempi a cercare il Perdono di Dio:
. A) I credenti devono “venire” dal Profeta Muhammad * in persona
b) I credenti devono cercare il Perdono di Dio, col profeta * per intercessore
c) Il Profeta Muhammad* prega Dio e CHIEDE il Suo Perdono per Loro
d) di conseguenza, i credenti si “trovano” un Dio Perdonatore e Misericordioso per Loro
9:102/104 Altri riconoscono i loro peccati, mescolando opere buone e cattive. Forse Allah accoglierà il loro pentimento. Allah è perdonatore, misericordioso. Preleva sui loro beni un’elemosina, tramite la quale, li purifichi e li mondi e prega per loro. Le tue preghiere saranno un sollievo per loro. Allah tutto ascolta e conosce. Non sanno dunque che è Allah Che accetta il pentimento dei Suoi servi e Che accoglie le elemosine? Allah è Colui Che accetta il pentimento, il Misericordioso.
Sia secondo i sunniti che gli sciiti che commentano il ( Tafsir ), di questo versetto concordano su quanto è Stato rivelato QUANDO ALCUNI Fedeli Nella Comunità del Profeta Muhammad * Hanno Cercato di pentirsi per determinate Azioni sbagliate Che avevano commesso. Quindi per facilitare la conversione di QUESTI credenti:
a) I credenti presentano Offerte ( sadaqah ) dalla Loro Ricchezza al Profeta Muhammad *
. b) Il Profeta Muhammad * accetta le loro Offerte
C) Il Profeta Muhammad *purifica e santifica le anime dei credenti
c) Il Profeta Muhammad * prega (manda Benedizioni ) sui credenti
d) La Preghiera del Profeta Muhammad * porta la pace interiore ( Sakan ) alle anime dei credenti
e) L’atto di Ricevere Offerte dal credente e il pentimento del Profeta* rappresenta e significa l’accettazione delle Loro Offerte e il pentimento di Dio.
Imam Muhammad al-Baqir [A.S.] teaching in Medina. Painting by Qasim Ali, ca. 1525
MENTRE Muhammad* è Stato L’ultimo dei Profeti, non era affatto L’ultimo Essere Umano ad Avere VICINANZA spirituale ( walayah ) con Dio. MENTRE la profezia si concluderà con Muhammad*, la walayah continua Attraverso i Suoi Successori ed Eredi, Vale a dire, gli Imam sciiti (o nel caso delle tariqe sufi i maestri dei vari ordini).
in foto un talebe’ Baye Fall
Il Corano comanda tutti i credenti a cercare Dio Attraverso mezzi di Approccio ( Wasilah ) in Tutti i Tempi. Pertanto, questa funzione di essere un Wasilah continua logicamente.
Gli eredi spirituali del profeta Muhammad * sono primariamente                                               gli Imam sciiti della sua  Ahlul-Bayt.
O voi che credete, temete Allah e cercate il modo di giungere a Lui, e lottate per la Sua Causa, affinché possiate prosperare.
– Holy Quran 5:35
Gli imam sono anche intermediari Tra l’uomo e Dio. CHIEDERE il loro soccorso nella vita è il canale che Dio ha messo davanti agli uomini in modo da consentire all’uomo di ritornare a Lui. Essi sono, in questo senso, L’Estensione della Personalità del Profeta.
– Seyyed Hossein Nasr

Noi siamo le Porte di Dio. Noi siamo il mezzo per il suo popolo. Colui che gli si avvicina attraverso di noi è portato vicino a Lui. Chi cerca la nostra intercessione è interceduto. Colui che cerca i suoi favori attraverso di noi è favorito da Lui. Chi si allontana da noi si smarrisce.
Imam Jafar As Sadiq,as,
(Qadi al-Numan, Kitab al-Himma, trans. Jawad al-Muscati, A.M. Moulvi, 42)
*
24:35. Allah è la luce dei cieli e della terra. La Sua luce è come quella di una nicchia in cui si trova una lampada, la lampada è in un cristallo, il cristallo è come un astro brillante; il suo combustibile viene da un albero benedetto, un olivo né orientale, né occidentale, il cui olio sembra illuminare, senza neppure essere toccato dal fuoco. Luce su luce. Allah guida verso la Sua luce chi vuole Lui e propone agli uomini metafore. Allah è onnisciente.

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Imam Shah Karim al-Husayni Aga Khan IV addressing his murids and people of other faiths in Syria 2008.

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